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La Sede

Dal 1842, anno della sua nascita, il “Concerto Cittadino Edoardo Chiti” ha cambiato tante volte la propria sede. Anzi, ha cambiato tante volte il luogo dove la banda si riuniva per effettuare le prove, prima di dotarsi di una sede propria.

Gli inizi, col maestro Nuti, in una mezza cantina sotto le logge di Piazza del Grano (oggi Piazza del Comune); ben presto, già col Bonicoli, la banda si trasferisce nella soffitta della caserma dei pompieri in Via Convenevole, e vi rimane per molti anni, anche sotto la direzione di Edoardo Chiti.

E poi, ancora, un’ala del Convento di San Domenico, un’ala del Castello dell’Imperatore, il Salone del ridotto del Teatro Metastasio, la palestra delle scuole di Via del Seminario.

Finalmente, il 24 Febbraio 1957 si inaugura una vera e propria sede, in un moderno, funzionale edificio di Via Giovanni di Gherardo, al numero 8; per merito di un gruppo di soci appassionati si appaga così un’antica aspirazione, dopo 115 anni di attività sociale.

Riportiamo l’iscrizione sulla lapide che sovrasta la porta di ingresso della sala prove attuale:

Per l’amore alle patrie istituzioni – e lo slancio generoso dei consoci Belisario Magnini Foresto Bardazzi Enrico Bartolozzi Renato Petracchi Tullio Zanieri – il secolare corpo bandistico pratese – che s’intitola al nome del benemerito Maestro Edoardo Chiti – ha qui da oggi degna e stabile sede – perché nel tranquillo studio fecondo – prepari conquiste nuove – degne del suo passato glorioso

24 febbraio 1957

In occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’associazione, la sala prove è stata adeguatamente risistemata: è stata completata la riorganizzazione, iniziata qualche anno prima, dell’archivio musicale, che contiene circa cinquecento brani, con oltre trecento partiture, una ventina delle quali sono curiose testimonianze del passato, grazie al loro formato gigante (circa 60 x 45 cm); perlopiù si tratta di trascrizioni da opere ottocentesche, di autori quali Verdi, Puccini, Mascagni, ma anche Wagner, Bizet e Gounod, e non mancano tra di esse quelle scritte a mano. Sono stati rinvenuti anche brani non per banda, interessanti perché opera di maestri pratesi, come Augusto Borgioli o Giovanni Castagnoli.

 

Nella sala trovano posto anche diversi quadri (con foto e poster che testimoniano diversi momenti, vicini e lontani, della vita della Chiti),

 


e soprattutto una grande vetrina dove sono esposti gli strumenti di proprietà dell’associazione, dal flicorno tenore del maestro Edoardo Chiti fino ad una serie di sei trombe a un pistone utilizzate per la Marcia trionfale dell’Aida.



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